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    Cariche Inerti

    cariche inerti

    Le cariche inerti per resine sono dei corpi di riempimento che si aggiungono per ottenere masse da colata.

    Le cariche inerti per resine si aggiungono alle resine polimeriche al fine di migliorarne le proprietà meccaniche, termiche o altre caratteristiche senza reagire chimicamente con il polimero stesso. Queste cariche sono dette "inerti" perché non partecipano attivamente alle reazioni chimiche del processo di polimerizzazione.

    Perchè si usano le cariche inerti per resine?

    Le cariche inerti sono spesso utilizzate per modificare le prestazioni delle resine polimeriche in vari modi, tra cui:

    • Rinforzo strutturale: Alcune cariche inerti, come la fibra di vetro, la fibra di carbonio o la silice, possono essere aggiunte per migliorare la resistenza meccanica e la rigidità della resina polimerica. Questo è particolarmente utile nelle applicazioni in cui è richiesta una maggiore robustezza del materiale.
    • Controllo della contrazione: l'aggiunta di cariche inerti può contribuire a controllare la contrazione durante il processo di polimerizzazione. Questo è importante soprattutto nelle applicazioni di stampaggio ad iniezione, dove è cruciale mantenere la forma desiderata del pezzo finito.
    • Miglioramento delle proprietà termiche: Alcune cariche, come polveri di alluminio o di ceramica, possono contribuire a migliorare la conduzione termica della resina, rendendola adatta per applicazioni che richiedono una migliore dissipazione del calore.
    • Modifiche alla densità: l'aggiunta di cariche inerti può influenzare la densità del materiale finale. Ad esempio, l'uso di microsfere di vetro o polveri leggere può ridurre il peso specifico della resina senza compromettere eccessivamente la sua resistenza.
    • Economia di materiale: l'uso di cariche inerti può essere economicamente vantaggioso, in quanto consente di ridurre la quantità di resina necessaria per produrre un componente senza comprometterne significativamente le prestazioni.

    Esempi comuni di cariche inerti includono polveri minerali (come talco o caolino), fibre di vetro, microsfere di vetro o ceramica, polveri metalliche, e altri materiali non reattivi chimicamente con la matrice polimerica.

    La scelta delle cariche inerti dipende dall'applicazione specifica e dagli obiettivi desiderati per il materiale finale. La corretta selezione di cariche inerti può portare a miglioramenti significativi nelle prestazioni e nelle proprietà delle resine polimeriche.

    Tipologie di cariche inerti per resine

    Alluminio in polvere

    L’alluminio in polvere o polvere di alluminio, grazie all’elevata conducibilità termica, trova impiego in abbinamento a resine epossiche e poliuretaniche in sistemi per tooling.
    L'alluminio in polvere atomizzato viene utilizzato per realizzare gelcoats, strati di collegamento, resine da colata.

    Microsfere di vetro cave e sfere in silicato cave 

    Le sfere in silicato cavemicrosfere di vetro cave inerti sono impiegate come cariche inerti leggerissime nella realizzazione di gealcoat, stucchi, mastici e paste allegerite per ridurre il peso di plastiche, gomma, resine, cemento, etc..

    Le microsfere di vetro cave sono polvere bianca finissima e ultraleggera utilizzata come carica inerte di riempimento da aggiungere ad ogni tipo di resina per aumentare il volume e ridurre la quantità di resina necessaria, abbassando il peso specifico del composto.

    Le microsfere vetro cave in abbinamento ad altre cariche aumentano il rapporto legante/inerte e la reologia, migliorano lo scorrimento, la resistenza al fuoco, la resistenza chimica e diminuiscono i ritiri e l’assorbimento d’acqua. Trovano applicazione in refrattari, resine fenoliche, epossidiche, polesteri da colata, marmo sintetico, schiume e paste sintattiche, BMC, SMC, FRP, cemento a bassa densità, etc.

    Allumina idrata

    L’allumina idrata o polvere di alluminio è una carica inerte derivata dalla bauxite, facilmente lavorabile e particolarmente utilizzata in sistemi poliuretanici o epossidici per ridurre i ritiri e l’esotermia di reazione. L'allumina idrata è anche utilizzata come additivo per sistemi autoestinguenti.

    Come utilizzare le cariche inerti

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